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Bollicine e formazione con il Modulo Spumante Enosol.

Immagine del redattore: Massimo GavelloMassimo Gavello

Innovazione, formazione e tradizione: grande successo per il modulo didattico proposto da Enosol

"La Sub Filiera dello Spumante" all'Istituto Superiore "Umberto I". Gli studenti della classe sesta A protagonisti di un percorso formativo d'eccellenza tra lezioni teoriche, esperienze pratiche e degustazioni guidate.


[ALBA] – Si è concluso con entusiasmo e partecipazione il modulo didattico "La Sub Filiera dello Spumante", un progetto formativo che ha visto protagonisti gli studenti della classe sesta A dell'Istituto Superiore "Umberto I" durante quattro intense giornate, dal 25 al 28 febbraio 2025. L'iniziativa, realizzata in collaborazione con ENOSOL, azienda leader nel metodo classico, ha offerto ai futuri enotecnici un'opportunità unica di apprendimento, coniugando teoria, pratica e contatto diretto con esperti del settore spumantistico.


Un percorso didattico tra innovazione e tradizione

Il modulo, aperto dal caloroso benvenuto della Dirigente Scolastica Antonella Germini, è stato introdotto da Paolo Stella, enologo e socio fondatore di Erpacrife, che ha illustrato agli studenti le finalità del percorso: sviluppare competenze tecniche e imprenditoriali, favorire l'innovazione e promuovere l'orientamento professionale nel settore vitivinicolo.



Tra i momenti clou della prima giornata, l'inaugurazione della nuova Sala Degustazioni presso la Cantina Sperimentale ha rappresentato un importante passo avanti per l'istituto. La lezione tenuta dall'enologo Gianpiero Gerbi sull'innovativo sistema di allevamento "Doppio Filare Falconieri", studiato appositamente per il vitigno Erbaluce, ha offerto agli studenti una preziosa occasione per comprendere come innovazione e ricerca possano contribuire alla qualità del prodotto finale.



Tradizione e territorio

Albino Morando, ex docente della Scuola Enologica di Alba, ha coinvolto i ragazzi in un viaggio alla scoperta dei vitigni autoctoni per la produzione di spumanti, evidenziando il valore inestimabile del patrimonio vitivinicolo piemontese. Il Piemonte spumantistico: dalla nascita dello spumante

Vincenzo Gerbi, professore di Enologia all’Università di Agraria di Torino ha condotto con la solita maestria una lezione sul Piemonte spumantistico, dalla nascita dello spumante con V. Gancia alla creazione dell’Alta Langa e agli spumanti da vitigni autoctoni piemontesi, patrimonio inestimabile della nostra viticoltura.



Tecniche avanzate e pratica sul campo

Il secondo giorno del modulo è stato dedicato alle tecniche produttive. Philippe Narcy, enologo con una lunga esperienza in Champagne, ha illustrato le fasi della preparazione dello sciroppo di dosaggio, fondamentale per la spumantizzazione.


La lezione di Gianfranco Cordero, enologo e titolare di BI.LAB, ha invece approfondito il controllo analitico dei disciplinari di produzione (V.S.Q e Alta Langa), introducendo gli studenti alla complessità delle normative di qualità.


Particolarmente apprezzata l'esercitazione pratica con Erik Dogliotti, che ha guidato i ragazzi nella preparazione del piede di tiraggio, un'attività che ha permesso loro di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite.


Dalla produzione alla digitalizzazione

Il terzo giorno è stato dedicato al processo produttivo dei vini base spumanti, con Luciano Groff che ha spiegato le diverse tecniche di spumantizzazione, evidenziando l'importanza del controllo delle fasi produttive per ottenere un prodotto di eccellenza.

L'enologo Ermanno Cordero ha invece portato gli studenti nel mondo della digitalizzazione con il tema della "dematerializzazione degli spumanti", dimostrando come le nuove tecnologie possano semplificare e ottimizzare la gestione della filiera produttiva.


Nel pomeriggio, la visita presso ENOSOL ha permesso agli studenti di vedere da vicino le macchine e le attrezzature utilizzate nella produzione degli spumanti, partecipando attivamente a un'esercitazione pratica con attrezzature mobili sotto la guida esperta di Francesco Dogliotti e dello staff tecnico dell'azienda.



Degustazioni e confronto con i professionisti

La giornata conclusiva ha offerto un vero e proprio viaggio nelle più importanti aree spumantistiche del mondo, grazie alla presentazione di Mauro Mattei, fine wines specialist per Ceretto. La degustazione guidata ha permesso di confrontare vini base e spumanti del Trentino, Champagne e Roero, stimolando negli studenti una consapevolezza critica e un affinato senso del gusto.



Il seminario finale, moderato da Mauro Carosso, Presidente AIS Piemonte, ha visto un vivace confronto tra produttori del territorio del Roero, con scambio di idee, esperienze e visioni future, chiudendo il modulo con un'energia propositiva e uno sguardo rivolto al futuro del settore.



Una formazione che guarda al domani

Soddisfazione da parte dei docenti e degli esperti intervenuti. "Il nostro obiettivo era offrire agli studenti una formazione completa che li preparasse concretamente alla loro futura professione di enotecnici", ha dichiarato Giuseppe Dacomo, professore dell’Istituto. "Abbiamo voluto creare un percorso che integrasse le discipline curricolari con esperienze pratiche e incontri con esperti di settore, per stimolare in loro lo spirito imprenditoriale e la passione per questo mondo."


Gli studenti, visibilmente entusiasti, hanno manifestato il loro apprezzamento per l'iniziativa, riconoscendo il valore di un'esperienza che ha permesso loro di coniugare studio e pratica, teoria e realtà produttiva.

Con il modulo "La Sub Filiera dello Spumante", l'Istituto Superiore "Umberto I" ha confermato la propria vocazione all'eccellenza didattica e il proprio ruolo centrale nella formazione delle nuove generazioni di professionisti del settore vitivinicolo, contribuendo a rafforzare la tradizione e l'innovazione della produzione spumantistica piemontese.


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