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Verduno Pelaverga DOC: 30 anni di unicità.


Il 2025 segna un anniversario che profuma di storia e di futuro: il Verduno Pelaverga DOC compie 30 anni. Una ricorrenza che non è solo una data, ma il simbolo di un vino raro, speziato, identitario, capace di raccontare un territorio con un sorso.



A celebrare questo traguardo è l’associazione “Verduno è Uno”, che in pochi anni è passata dagli 11 produttori del 2023 ai 17 di oggi. Un segno di coesione, come sottolinea il presidente Diego Morra, che parla di «una squadra unita nel custodire l’unicità del Pelaverga Piccolo, affrontando le sfide del clima e valorizzando il potenziale gastronomico e culturale di questo vino».


Per il trentennale è stata realizzata anche un’etichetta d’autore firmata da Elisabetta Buglioni di Monale: “Una volta qui c’era il mare”, un omaggio alle origini geologiche di queste colline e al legame profondo tra vino e territorio.



Il Verduno Pelaverga DOC nasce da appena 34 ettari distribuiti tra Verduno, Roddi e La Morra: vigne che affondano le radici in una storia di riscoperte, passione e ricerca scientifica. Il suo profilo aromatico è unico: rubino chiaro, note pepate inconfondibili, freschezza e versatilità che lo rendono protagonista a tavola, dall’antipasto piemontese fino a piatti di pesce mediterranei.



Con eventi, degustazioni ed esperienze che coinvolgeranno appassionati e addetti ai lavori in Italia e all’estero, il 2025 si annuncia come l’anno in cui il Verduno Pelaverga DOC consolida la sua reputazione internazionale e ribadisce il valore della sua comunità di produttori.

Un vino di nicchia, certo. Ma che, da 30 anni, sa farsi voce universale delle Langhe.




IL PROFILO DEL VINO


Il vino ottenuto da pelaverga piccolo ha colore tenue di un bel rubino con toni violacei e un corredo aromatico identitario, dalla grande riconoscibilità per l’apporto speziato in particolare. Il descrittore più ricorrente è infatti il pepe (bianco e verde), ma i riferimenti possono spaziare dal curry al coriandolo. Uno studio del 2021 del ricercatore Maurizio Petrozziello evidenzia: “Questo vino è caratterizzato da un colore chiaro e da un aroma speziato unico e intenso. L'analisi di questo vino ha rilevato una concentrazione significativa di rotundone (circa 40 ng L-1), che è noto per conferire una nota di pepe distintiva e ha una soglia olfattiva molto bassa (16 ng L-1 nel vino). Le concentrazioni misurate, ben al di sopra della soglia di percezione, potrebbero collegare direttamente il rotundone alle note speziate evidenziate dall'analisi sensoriale dei vini Pelaverga”


Al gusto i vini si presentano con acidità contenuta e tannino lieve, equilibrati e snelli, di struttura medio leggera di buon tenore alcolico. Questi vini hanno una spiccata vocazione gastronomica: a seconda delle temperature di servizio, si sposa a merende sinoire e antipasti di vitello tonnato o carne cruda ma anche a primi della tradizione piemontese come tajarin e agnolotti del plin o secondi importanti come finanziere e bolliti misti. Da provare con preparazioni base di pesce con pomodoro come cacciucco o calamari ripieni.

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