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La Prima dell'Alta Langa da record per celebrare il Vino dell'Anno 2025

Redazione

La settima edizione di La Prima dell'Alta Langa, l'evento annuale che ha celebrato le prestigiose bollicine piemontesi, ha registrato un successo senza precedenti, con numeri da record e una partecipazione che ha superato ogni aspettativa.


Servizio a cura di Massimo Gavello e Marianna Natale

Riprese di Rodolfo Carrara


Circa 1700 professionisti del settore, 82 produttori e oltre 200 etichette di Alta Langa DOCG sono stati protagonisti di questa straordinaria manifestazione, tenutasi presso la suggestiva Centrale di Nuvola Lavazza a Torino. L’evento ha rappresentato non solo una vetrina per il metodo classico piemontese, ma anche un importante momento di riflessione e approfondimento sul futuro di un settore in costante crescita.


La Prima dell'Alta Langa 2025

La Centrale di Nuvola Lavazza, un luogo simbolo di innovazione e design, ha ospitato aziende vinicole da tutte le aree del Piemonte, tra cui Asti, Cuneo e Alessandria, per una giornata all’insegna delle bollicine di qualità. Un parterre di produttori di alto livello, tra cui nomi storici come Banfi, Fontanafredda, Gancia, Bosc e Marziano Abbona, ha accolto il pubblico con una selezione di vini che hanno riscosso grande apprezzamento.


La Prima dell'Alta Langa 2025

Nel corso dell’evento, l'Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni, ha proclamato l'Alta Langa DOCG "Vino dell'Anno Regione Piemonte 2025", sottolineando l’importanza di un prodotto che rappresenta il frutto di una sfida iniziata nel 1992 e culminata con il riconoscimento DOCG nel 2002. “L’Alta Langa è oggi simbolo di qualità e innovazione, e ha tutte le carte in regola per espandersi ulteriormente”, ha dichiarato l'assessore.



Anche la presidente del Consorzio Alta Langa, Mariacristina Castelletta, ha sottolineato l’importanza storica e culturale di questo vino, il metodo classico più antico d’Italia, frutto di una sperimentazione che affonda le radici nel Piemonte ottocentesco. “L’Alta Langa DOCG è una vera e propria visione, un progetto che ha coinvolto la Regione e i viticoltori più audaci. Oggi rappresenta un orgoglio per il nostro territorio e un modello di qualità riconosciuto a livello internazionale”, ha affermato Castelletta.


La Prima dell'Alta Langa 2025

L’evento ha anche visto numerosi seminari di approfondimento, tra cui una conferenza di grande interesse con Massimo Raugi, direttore della ristorazione di Villa Crespi, e il giornalista gastronomico Luca Iaccarino. Durante l’incontro, Raugi ha parlato con entusiasmo delle potenzialità dell’Alta Langa, sottolineando come il vino rappresenti una storia e un’identità unica, con una solida base di crescita per il futuro.


Le sessioni di approfondimento hanno proseguito con interventi significativi da parte di esperti come gli storici del vino Pierstefano Berta e Giusi Mainardi, che hanno analizzato le origini del metodo classico in Italia, e il geologo Edmondo Bonelli, che ha parlato dei suoli dell'Alta Langa, fondamentali per la qualità del prodotto.


La Prima dell'Alta Langa 2025

Un altro aspetto distintivo di questa edizione è stato l’impegno verso la sostenibilità, con la partnership di S. Bernardo e Artimestieri ONLUS, che ha dato vita al progetto “SALVA IL TAPPO!”, volto al recupero e al riciclo dei tappi di sughero e delle bottigliette in plastica riciclata, materiali che sono stati completamente riciclati al termine dell'evento.


Un altro esempio di attenzione alla sostenibilità è arrivato dai partner gastronomici, con il Crudo di Cuneo DOP, il Roccaverano DOP e l’AIS Piemonte, che hanno arricchito l’evento con prodotti di eccellenza locali.

In conclusione, La Prima dell’Alta Langa si conferma un evento di rilievo per il panorama enologico nazionale e internazionale, capace di unire tradizione, innovazione e qualità, e di valorizzare un vino che rappresenta l’eccellenza del Piemonte nel mondo.



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