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Un vino "Braida" al Gran Galà della Stampa del Festival di Sanremo

Immagine del redattore: Marianna NataleMarianna Natale

La musica è ritmo, emozione, armonia. Ed è lo stesso linguaggio del vino: un linguaggio naturale, senza barriere, che da sempre sa unire.

 

SANREMO - Con questa filosofia, “Braida” torna a legare la sua storia a quella della musica, portando il suo Vigna Senza Nome Moscato d’Asti DOCG 2024 al XV Gran Galà della Stampa del Festival di Sanremo, in scena al Royal Hotel di Sanremo domenica 9 febbraio.

Un evento che celebra il Festival della Canzone Italiana, con le Premiazioni Dietro le Quinte e Numeri Uno Città di Sanremo, sotto la guida del patron Ilio Masprone: a ricevere il premio saranno Umberto Tozzi, Carlo Conti, Annalisa e Shel Shapiro, icone della scena musicale che saranno omaggiati con un’opera d’arte creata appositamente per l’occasione dal maestro orafo Michele Affidato. Il galà sarà condotto dal giornalista Marino Bartoletti insieme all’attrice Luana Ravegnini. Sarà presente anche Sofia Caselli, direttamente dal musical Anastasia, che incanterà il pubblico con la sua voce e la sua interpretazione.


Braida Moscato d'Asti Vigna senza nome

Per il dessert del Galà, gli ospiti troveranno nel calice un vino di lunga tradizione e allo stesso tempo fortemente contemporaneo: Vigna Senza Nome, Moscato d’Asti DOCG 2024 di “Braida”. In un mercato che guarda con sempre maggiore attenzione ai vini a bassa gradazione alcolica, Vigna Senza Nome Moscato d’Asti DOCG di “Braida”, con i suoi 5,5 gradi, rappresenta la risposta più naturale a questa esigenza; un’icona dell’azienda dalle origini, con le sue caratteristiche note aromatiche, fragranti, con una dolcezza equilibrata e un’anima vivace, perfetto per accompagnare, oltre al dessert, piatti speziati, selezioni di formaggi e frutta, o momenti di convivialità.  Un vino dal profumo di fiori d’arancio e salvia e che, proprio come una melodia ben orchestrata, danza tra dolcezza e freschezza. Con questa partecipazione, Braida rinnova il suo legame con il mondo della musica, un'arte che da sempre accompagna la vita e il vino della famiglia Bologna.


Perché un grande vino, proprio come una grande canzone, sa emozionare e lasciare il segno.

 



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