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Immagine del redattoreMassimo Gavello

Fermento nel mondo della Barbera d’Asti: Nizza si candida "Capitale".

C’è un grande fermento nel mondo della Barbera d’Asti. Lo confermano i tanti giovani e il pubblico interessato di winelover stranieri, provenienti soprattutto dal Nord Europa, che hanno raccolto l’invito di Nizza è Barbera, l’evento organizzato alcune settimane fa dal Comune di Nizza Monferrato e dall’Enoteca Regionale del Nizza.


Sono stati due giorni di degustazioni, approfondimenti e festa che, dopo due anni di pausa forzata, hanno coinvolto 64 produttori di Barbera d’Asti Docg e Nizza Docg, i commercianti nicesi e molti appassionati.

Archiviato questo bell'evento rimane la consapevolezza dei "principali attori" che la Barbera d'Asti e in particolare il Nizza Docg hanno intrapreso la strada giusta che in passato è stata percorsa dal Barolo, dal Barbaresco e in questi ultimi anni anche dal Roero.

Il lavoro svolto in quei di Nizza è una "manna" per tutto l'Astigiano e il Monferrato, zona che sta dimostrando di poter essere complementare alle Langhe e al Roero in tutto e per tutto.


In quest''ottica il Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato ha approvato un iter di modifiche storiche al disciplinare del vino Barbera d'Asti Docg e l'ammissione, con strettissime regole qualitative, della tipologia Riserva.

"L'obiettivo del pacchetto di proposte approvato dall’assemblea dei soci del Consorzio è prima di tutto quello di ampliare e diversificare l'offerta ai mercati - nazionale e internazionale - con prodotti di qualità sempre più alta e identificativi della Docg” ha dichiarato il Presidente Filippo Mobrici. Dopo 14 anni dall’ottenimento della Docg, queste novità rappresentano una svolta nella storia della Barbera d’Asti.


«Ancora una volta Nizza dimostra la sua capacità di saper fare squadra e raccontare un territorio – dichiara il sindaco Simone Nosenzo – In questa edizione di Nizza è Barbera abbiamo respirato la voglia di ricominciare ma anche la voglia di migliorare sempre la qualità della manifestazione».



È stata molto partecipata la Masterclass con un focus su sei macroaree della zona di produzione del Nizza docg, organizzata dall’Associazione Produttori del Nizza, che quest’anno compie vent’anni. «Il senso di appartenenza è stato il punto da cui è partito il progetto del Nizza – dice il presidente Stefano Chiarlo - Siamo l’esempio di come quando una denominazione è forte, ne beneficia tutto il territorio».






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